Tribunale di Firenze sentenza n.2559/2022 pubblicata il 16 settembre 2022
Il Tribunale di Lucca accerta l’illegittimità dell’anatocismo e del cosiddetto “uso piazza” e riduce la pretesa della banca da €.131.850,59 a €. 29.890,85.
Tribunale di Lucca sentenza n.616 pubblicata il 17 giugno 2022
Il cliente nulla deve alla società di recupero crediti – Tribunale di Lucca 21 maggio 2021 n.522 est. Dott. Fornaciari
Il Tribunale di Lucca revoca il decreto ingiuntivo notificato dalla società di recupero crediti e pertanto il cliente non deve pagare la somma ingiunta pari ad €.17.744,44. In particolare il giudice accerta e dichiara la carenza della titolarità del credito
La Corte d’Appello conferma la revoca del decreto ingiuntivo con il quale la banca chiedeva di pagamento di €.122.060,35. La banca ingiungente, quale attrice sostanziale, deve provare l’asserito credito con il deposito degli estratti conto. L’omessa contestazione dell’estratto conto non impedisce di sollevare contestazioni in ordine alla validità ed all’efficacia dei rapporti obbligatori dai quali derivano i suddetti addebiti ed accrediti. Il riconoscimento di debito non preclude al correntista opponente di far valere le eccepite nullità per interessi ultralegali, usurari e anatocistici, commissioni e spese pattuite.
Tribunale di Lucca n.535/2020
Il Tribunale ha ridotto il debito della società correntista da €.102.000 a €.31.138,96 a seguito dell’accertamento, in sede di consulenza tecnica d’ufficio, di interessi usurari, di addebiti non dovuti a titolo di capitalizzazione degli interessi, di commissione di istruttoria veloce, per
Corte d’Appello di Firenze n.1512 del 04/08/2020
La Corte territoriale, nel respingere l’appello proposto dalla banca, con questa sentenza applica in modo cristallino l’insegnamento della S.C. relativamente al potere del Giudice di merito di verificare, tenendo sempre presente il riparto dell’onere probatorio, il carattere solutorio o ripristinatorio